Woman and Man shaking hands

B Woman: l’educazione come primo passo per la parità di genere

Roberta Girondi è la Responsabile del reparto amministrazione in BinHexS e, all’interno del progetto B Woman, ci ha esposto il suo punto di vista su quella che è la realtà che vivono le donne oggi: la strada da fare per la parità è lunga, e parte soprattutto dall’educazione delle nuove generazioni.


Intervistatrice: Di che cosa ti occupi nella tua giornata in BinHexS? Quali sono le maggiori sfide nel tuo ruolo?

Roberta: “Sono la responsabile del reparto amministrazione, pertanto mi occupo di coordinare e monitorare le attività svolte dalle mie due collaboratrici al fine di dare una rappresentazione puntuale e precisa dell’andamento aziendale, rispettando scadenze e garantendo qualità nello svolgimento di ogni attività amministrativa. La sfida maggiore è supportare la direzione aziendale ed il controllo di gestione per consentire un’attenta pianificazione strategica”.

I: Quali sono i tuoi obiettivi professionali?

R: “Tra gli obbiettivi vi è sicuramente il miglioramento, da intendersi come processo costante: raggiunto un obbiettivo occorre focalizzarsi sul successivo. Cerco quindi di migliorare sempre di più per riuscire a soddisfare le esigenze di una realtà in costante evoluzione”.

I: Quali invece le tue più grandi passioni?

R: “Mi piace viaggiare con i miei cari, portafoglio e impegni permettendo. Mi piace stare nella natura e fare passeggiate, oltre a praticare attività culturali, come visitare mostre e musei o andare a teatro”.

I: Come percepisci il ruolo della donna nella società attuale, e cosa pensi che debba essere fatto per raggiungere la parità di genere in Italia?

R: “Il ruolo della donna, in Italia, oggi, non soddisfa quelle che sono le mie aspettative. Rispetto ad altri paesi europei ritengo che l’Italia debba fare ancora molti sforzi per raggiungere la parità di genere. Abbiamo un problema culturale non indifferente e difficile da scardinare. Alcuni passi avanti sono stati fatti ma non sono da ritenersi sufficienti. Ritengo che solo attraverso un’adeguata formazione e sensibilizzazione si possa combattere l’ignoranza e la conseguente violenza di genere. L’argomento è complesso e risulta difficile affrontarlo senza correre il rischio di banalizzare. Bisogna investire su scuola e famiglia, occorre prestare attenzione alle nuove generazioni al fine di educarle al rispetto della donna e non solo. Nel corso del 2023 ci sono stati più di 40 femminicidi in Italia. Direi che siamo di fronte a un fallimento sociale”.


B Woman torna domani, con una nuova storia. Seguiteci sul nostro blog e sui nostri canali social nel percorso verso la consapevolezza e la comprensione della parità di genere in questa settimana dedicata alle donne!